“Coloriamo una panchina di rosso …

per non dimenticare”

 

Quest’anno, In occasione dell’8 marzo, Festa della Donna, il Comune di Casalborgone vuole aderire al progetto “panchine rosse contro la violenza alle donne”, istituito ormai da qualche anno e al quale hanno partecipato, e continuano a partecipare, città capoluogo ma anche piccole realtà territoriali come la nostra.

Sul territorio torinese, l’iniziativa ha avuto il suo esordio nel 2014, a Torino, con la prima panchina dipinta di rosso nel Parco di Via San Gaetano da Thiene (Circoscrizione 6); altre dieci sono spuntate poco a poco nel quartiere con il supporto di un gruppo di studenti delle scuole superiori della circoscrizione 6.  Altre proposte sono state realizzate in tutta la Città.

Le Panchine Rosse vogliono attirare i passanti e porli di fronte alla questione della violenza alle donne, alla violenza di genere e alla violenza in genere; vogliono esortare a un confronto, ad una riflessione sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla, vogliono indurre i cittadini a fermarsi, a non dimenticare, a opporsi.

Nei percorsi quotidiani per andare al lavoro, a scuola, al parco giochi, le “panchine rosse” cambiano il paesaggio a cui siamo abituati, ponendoci di fronte ad una nuova percezione dei nostri luoghi comunali.

Anche nel nostro paese vogliamo e dobbiamo promuovere la “sostenibilità sociale”, unico strumento per far prevalere il rispetto e la libertà di ogni componente della comunità cittadina e, in generale, umana. La panchina rossa diventa pertanto un invito a rendere migliori noi, il nostro ambiente, la nostra società.

E chi, se non i giovani e i nostri ragazzi, sono i protagonisti e i migliori interlocutori di questo messaggio?

A fronte di tutto ciò, l’Amministrazione Comunale di Casalborgone vuole intraprendere questa iniziativa artistica e creare “un luogo simbolo”.

Si è individuando nella panchina di legno posta al capolinea di Piazza Gaiato (di fronte alle Scuole Medie) “l’opera d’arte – panchina rossa”, intendendo coinvolgere gli alunni e i docenti della Scuola Secondaria di primo grado, che diventeranno ideatori, artisti, “writers”.