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Aprile 1928: il regime soffoca le associazioni costringendo gli italiani, in particolare i più giovani, ad aderire all’unica ideologia possibile, il fascismo.

Un gruppo di giovanissimi Scout cattolici milanesi non ci sta, si riorganizza e tenta, tra mille ostacoli, di portare avanti la propria libera attività.

I primi anni si trascinano tra una specie di gioco a rimpiattino e qualche rischio dovuto alla schedatura cui il duce costringe gli avversari.

Ma con la guerra la musica cambia, i fascisti incattiviscono e sfogano rabbia e frustrazione su chiunque si proclami contrario alla dottrina di regime.

L’8 settembre del ’43 segna per tutti la soglia del non ritorno: o di qua, o di là. I giovani scout ribelli escono dalle loro tane per scrivere una delle pagine più eroiche e memorabili della Resistenza italiana.

E fregheranno il regime senza sparare un colpo.

 

Marco Volpatto, scrittore e musicista,

si cimenta per la prima volta con un

racconto sulla Resistenza.

Insieme a lui, sul palco,

Francesca Alampi (flauto traverso

e pianoforte)

Simona Cavallari (voce e chitarra)

Paolo Pulci (percussioni)

e Lorenzo Alampi (chitarra)

 

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